sabato
Leggere
Leggere è ovviamente il primo passo da compiere per studiare un libro. Su internet - e non solo - si trovano consigli e si pubblicizzano corsi per l'apprendimento della cosiddetta "lettura veloce": basta fare una ricerca su google e si può reperire ogni informazione in merito.
In questo blog, però, io preferisco soffermarmi su un altro tipo di lettura, a mio parere assai efficace specialmente perché consente di ricordare bene molte nozioni anche a distanza di tempo. Il mio scopo, infatti, non è offrire formule per il semplice superamento di un esame, ma fornire qualche piccolo consiglio, in apparenza persino banale, per diventare competenti nella propria disciplina.
Per prima cosa, quando bisogna leggere un libro per studiarlo, è bene scorrerne l'indice in modo da apprendere subito gli argomenti fondamentali di cui tratta. Sembra una banalità, ma tale non è in quanto l'indice è una sorta di sintesi del contenuto del libro.
Iniziare in fretta, precipitandosi con foga a leggere il primo paragrafo del testo senza aver visto l'indice significa muoversi alla cieca e perdere tempo prezioso, perché vuol dire che si studierà pezzo per pezzo senza conoscere il "senso" del testo nel suo insieme, incontrando quindi maggiori difficoltà nella sua comprensione. Apprendere questo senso prima, invece, consente di studiare con maggior consapevolezza e di capire meglio tutti i paragrafi.
Spesso gli studenti leggono in fretta un paragrafo e sottolineano subito tutto o quasi. Così facendo credono di risparmiare tempo, ma in realtà fanno il contrario: raffazzonano nozioni alla meno peggio, senza distinguere fra ciò che è essenziale e ciò che non lo è, e rischiano di confondersi e di dimenticare tutto in pochissimo tempo.
Per studiare bene, sono preferibili due letture. La prima serve per comprendere nell'insieme i temi principali del paragrafo. In questa fase non occorre sforzarsi di memorizzare subito molti concetti, ma bisogna leggere con molta attenzione, senza correre (niente lettura veloce, insomma) ed evitare di sottolineare.
Si passa poi alla seconda lettura. Avendo già compreso nella prima lettura i concetti fondamentali del paragrafo, si comincia ora a sottolinearli, concentrandosi esclusivamente sull'essenziale. In questa fase, può essere utile scrivere accanto alle parti del paragrafo qualche parola-chiave, che consentirà in un secondo momento di ripassare più velocemente. Terminata la seconda lettura si può cominciare a ripetere.
La ripetizione ad alta voce, che alcuni non amano e che considerano una perdita di tempo, è invece assai utile per imparare a parlare correttamente - il che non guasta - e acquistare maggior sicurezza nell'esposizione, oltre che per ricordare meglio. Dopo due letture fatte attentamente, nel modo che ho riportato, anche la ripetizione diventa poi molto più facile e rapida.
Questo metodo può sembrare dispendioso in termini di tempo, ma in realtà, quando si legge attentamente e si comprende il senso dei paragrafi, senza cercare di cacciarsi nella mente, a forza, nozioni scollegate fra loro, si risparmia molto tempo perché il ripasso sarà più veloce. Senza contare, poi, che i concetti acquisiti non saranno dimenticati subito dopo l'esame, ma arricchiranno il nostro bagaglio culturale.
Adesso schematizziamo, sintetizzando il senso del post.
1) Prima lettura: da effettuarsi con attenzione, evitando la fretta e senza sottolineare nulla
2) Seconda lettura: sempre con attenzione e concentrazione, sottolineando solo i concetti più importanti e aggiungendo eventuali parole-chiave vicino ai paragrafi
3) Ripetizione ad alta voce: risulterà più facile e meno faticosa grazie alle due attente letture fatte in precedenza.
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